(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 apr - "E' stata persa l'occasione per avviare una fase nuova, che avrebbe rilanciato la crescita dell'azienda e a pagarne le spese sara' ancora Telecom Italia, il suo capitale umano, i piccoli azionisti che rappresentano il 78%". L'Asati, l'Associazione dei piccoli azionisti Telecom, torna alla carica all'indomani dell'assemblea del gruppo tlc che ha nominato il nuovo consiglio, evidenziando, a fronte dei segnali di coesione mostrati dall'ad Marco Patuano e dalle minoranze Findim-Asati, "la rigidita' dell'azionista di controllo Telco che, trovandosi in conclamata minoranza, ha rifiutato la proposta di compromesso per convergere verso una lista integrativa con cinque consiglieri in quota Telco e due in quota Findim". Cio' - secondo Asati - "avrebbe determinato un concreto cambiamento della corporate governance, nel rispetto degli intenti auspicati e con il chiaro obiettivo, per Telecom Italia, di trasformazione in una public company". Il neo cda di Telecom e' invece composto da 10 consiglieri della lista Telco (tre eletti subito e sette dall'assemblea) e tre di Assogestioni. Franco Lombardi, Presidente di Asati, ritiene "necessario" proseguire nelle "azioni di apertura e sostegno a Patuano e, vista la mancata nomina di Vito Gamberale (lista Findim), per tutelare gli azionisti di minoranza auspica nel cda di domani la nomina a vicepresidente di Lucia Calvosa, primo nome della lista Assogestioni. |